04.10-12.10
h 09.00-21.00
Linked Events: Performance & Brunch 04.10 h 11.00-12.30
Linked Events: Performance 04.10 h 11.00-23.00
“DEEP IN TIME / Tessere il tempo profondo” di Nadia Tamanini e Francesco Mina è una performance che mette in relazione spazio, materia, corpo e tempo geologico. Partendo dalla pietra come fondamento originario, unita alla pratica dell’annodare, il corpo si fa strumento di ascolto, misura e connessione con il tempo profondo dell’ecosistema di cui siamo parte.
Rocce selezionate nell’area di Bolzano, provenienti da diversi strati geologici, sono legate a fili tesi su una struttura che evoca gli antichi telai, dove le pietre fungevano da contrappesi. L’azione performativa consiste in un gesto rituale e reiterato: si annoda il filo partendo dalla pietra, eseguendo un nodo per ogni milione di anni vissuti dalla stessa (1 nodo = 1 MA). La durata della performance e la lunghezza dei fili sono determinate dal numero dei nodi, ovvero dall’età geologica delle pietre. Il nodo diventa così unità di misura del tempo e memoria incarnata nel filo, mentre il ritmo del gesto trasforma il tempo geologico in esperienza incorporata, manifestando la vastità del tempo profondo attraverso un gesto essenziale, tanto funzionale quanto simbolico.
„DEEP IN TIME / Tessere il tempo profondo“ von Nadia Tamanini und Francesco Mina ist eine Performance, die Raum, Materie, Körper und geologische Zeit miteinander verwebt. Ausgangspunkt ist der Stein: das ursprüngliche Element. Durch die Praxis des Knotens wird der Körper zu einem empfänglichen Medium, das sich mit der Tiefenzeit des Ökosystems, dessen Teil wir sind, verbindet. Gesteine, gesammelt in der Umgebung von Bozen und entnommen aus unterschiedlichen geologischen Schichten, werden an gespannten Fäden befestigt, in einer Struktur, die an archaische Webstühle erinnert, bei denen Steine als Gegengewichte dienten. Die performative Handlung folgt einem rituellen, sich wiederholenden Ablauf: vom Stein aus wird der Faden geknotet – ein Knoten für jedes vergangene Millionenjahr (1 Knoten = 1 Mio. Jahre). Dauer der Performance und Länge der Fäden richten sich nach der Anzahl der Knoten, also nach dem geologischen Alter der Steine. Der Knoten wird zur Maßeinheit der Zeit und zur verkörperten Erinnerung im Faden.
Das ruhige, rhythmische Tun verwandelt die unermessliche Tiefe geologischer Zeit in eine körperlich erfahrbare Präsenz. Ein stiller, archetypischer Akt – zugleich funktional und symbolisch – macht Zeit als gelebte Verbindung spürbar, durch die schlichte, wiederholte Geste des Knotens.
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BAW25
Parkhotel Laurin
bolzanoartweeks.com | laurin.it
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francescomina.it | IG: nadia.tamanini | IG: Francesco Mina
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